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DADAISMO: Giochiamo con le parole!

Scopriamo insieme tutti i segreti della parola Dada e il linguaggio di questi bizzarri artisti...ci divertiremo!
 
Arte Dada, Dadaismo... ma cosa significa la parola Dada?
 

 
Vi sarete chiesti cosa significa la parola Dada, e se non l'avete fatto, i bambini ci penseranno non appena menzionerete questo fantastico gruppo di artisti che, con la loro ironia e le loro provocazioni, hanno rivoluzionato la storia dell'arte!

Quindi cominciamo a svelare i segreti: Dada non significa nulla, non è un acronimo e non è una sigla, né una parola magica.

 
Da-da è il suono delle prime sillabe di parole non ancora composte che il bambino emette, balbettando molto spesso, prima di cominciare a sviluppare il linguaggio corretto.
 
E voi, sapete scrivere una poesia dadaista? Ecco un divertente laboratorio educativo!
 
Per fare questo laboratorio esamineremo, come già detto, l'uso del linguaggio nelle creazioni dadaiste. Fin dal primo manifesto di Tzara, l'enfasi è sul significato della parola Dada e l'attenzione al linguaggio sarà una costante per tutti gli artisti dadaisti. Celebre è il caso dell'opera di Marcel Duchamp meglio conosciuta come la "Gioconda con i baffi", che invece si chiama L.H.O.O.Q. Una sigla misteriosa che fa parte dell'opera stessa (l'artista la riporta sulla tela), ma che leggendola in francese suggerisce "Elle a chaud au cul".
 
Dal punto di vista letterario, invece, c'è una buona produzione di testi poetici dadaisti dello stesso Tzara, che suggerisce anche come redigerli nel Manifesto sull'amore debole e l'amore amaro del 1921, lo stesso che riporteremo ai ragazzi coinvolti in questo laboratorio.

Prendete un giornale.
 
Prendete delle forbici.
 
Scegliete da questo giornale un articolo della lunghezza che volete dare alla vostra poesia.
 
Ritagliate l'articolo.
 
Poi ritagliate con cura ognuna delle parole che compongono l'articolo e mettetele in un sacchetto.
 
Agitate delicatamente.
 
Togliete ogni taglio uno ad uno e disponeteli nell'ordine in cui sono usciti dal sacchetto.
 
Copiate attentamente.
 
La poesia vi assomiglierà.
 
Ed eccovi una poesia infinitamente originale con una sensibilità incantevole, anche se incompresa dalla gente.
Eccoci arrivati, allora, a realizzare il laboratorio: facciamo leggere ai bambini le istruzioni di Tzara, forniamo loro dei testi di poesia e un piccolo astuccio per mescolarli. Procediamo al taglio dei singoli versi e al mescolamento... divertiamoci poi a cogliere i versi e a disporli nel nuovo ordine! Come sono cambiate le poesie? Quanto si sono mescolate? Quali nuove immagini sono emerse?
 
Come vi diciamo spesso, la lingua ci permette di sperimentare e creare stimolanti percorsi interdisciplinari! Buon divertimento a tutti!